Vi proponiamo un piccolo “gioco” tratto dal libro Olio. Lo straordinario mondo dell’olio extravergine d’oliva – di cui siamo autrici noi, Simona Cognoli e Luciana Squadrilli, e pubblicato da LSWR – per fare chiarezza su alcune false convinzioni e “verità assolute” diffuse sull’olio extravergine d’oliva. Ecco alcune tra le più comuni.
· L’olio di prima spremitura è il migliore – FALSO
Non esistono più spremiture per un olio extravergine d’oliva che è il risultato di un’unica – prima e ultima – lavorazione delle olive.
· L’olio che pizzica in gola è acido – FALSO
L’acidità è un parametro chimico e non è riscontrabile all’assaggio. La sensazione piccante è un attributo positivo degli oli ricchi di polifenoli.
· L’olio fruttato sa di frutta – FALSO
Il fruttato nell’olio si riferisce esclusivamente al frutto di origine, vale a dire all’oliva.
· L’extravergine è un conservante naturale – VERO
L’olio extravergine, grazie alle sue proprietà antiossidanti, è un ottimo conservante. Tuttavia, deve a sua volta essere conservato con cura preservandolo da aria, luce e calore.
· L’olio più robusto è più difficile da digerire – FALSO
L’extravergine aiuta i processi digestivi e l’eventuale presenza di amaro e piccante non ha nulla a che fare con la sua digeribilità
· Non esiste “il miglior olio” – VERO
Accertato che un olio sia privo di difetti la sua preferenza rispetto ad altri dipende molto dal gusto personale.
· L’olio del Sud è più pesante di quello del Nord – FALSO
Anche se è vero che nel Sud Italia sono presenti cultivar che danno oli molto intensi, la grande ricchezza del patrimonio olivicolo italiano e le diverse tecniche di estrazione fanno sì che si possano trovare oli leggeri o intensi a prescindere dal territorio di riferimento. In ogni caso, questo non c’entra nulla con la “pesantezza” che invece si riferisce alla digeribilità dell’olio (vedi sopra). |