C’è una nuova spinta vitale nel mondo dell’olio, che coinvolge le imprese italiane artigianali produttrici di oli extravergine di oliva di qualità.
Si è appena costituita a Roma, il 23 luglio 2021, la Federazione Italiana Olivicoltori Indipendenti che riunisce e associa gli olivicoltori indipendenti ma anche i frantoi artigiani e le piccole cooperative, tutti produttori impegnati nella creazione di olio extra vergine da varietà di olive italiane.
Una comunione d’intenti che rappresenta la realtà complessa e sfaccettata del mondo produttivo olivicolo nazionale preoccupato di tutelare la produzione artigianale.
Per il presidente Paolo Di Gaetano dell’Az. Agr. Fonte di Foiano di Castagneto Carducci la “Federazione Indipendente viene gestita dagli olivicoltori stessi, da aziende agricole che non hanno alcuna compartecipazione con il mondo dell’industria dell’olio e che, con la loro presenza e attività, preservano e tutelano i terreni agricoli garantendo personalmente l’attento monitoraggio di tutta la filiera.”
Aggiunge la vice presidente Antonella Titone dell’Az. Agr. Titone di Trapani: “L’olio artigianale deve potersi distinguere da quello commodity, offerto sul mercato al prezzo più basso. Rivendichiamo il diritto a esistere, a esprimerci, a dichiarare la nostra diversità sulle etichette e sugli scaffali.” Le fa eco il secondo vice presidente Pietro Intini – Az. Agr. Intini di Alberobello: “L’Italia può contare sul più grande patrimonio olivicolo al mondo (oltre 580 ‘cultivar’) grazie alla molteplicità di terreni e diversità di microclimi, un patrimonio di altissimo valore che rischiamo di perdere. Le nostre azioni sono volte dunque alla custodia delle cultivar italiane storiche, alla loro riscoperta e valorizzazione. Rispettiamo le diverse culture olivicole estere, rifiutando però l’importazione di modelli agronomici o tecnologici, di varietà o ibridi che snaturino l’identità nazionale. Ormai possiamo offrire incomparabili espressioni qualitative, una miriade di profumi e sapori, vogliamo dunque annunciare e diffondere la “bella notizia” e mettere l’olivicoltura italiana al centro di un progetto di studio e riqualificazione economica e culturale”.
A tutti loro auguriamo un grande lavoro, perché esca finalmente fuori il vero volto dell’olio extravergine di oliva italiano, con una forza promotrice di nuove visioni e lodevoli iniziative di settore.