Questo mese abbiamo fatto due chiacchiere con Antonio G. Lauro, agronomo e funzionario dell’Azienda Regionale per lo Sviluppo dell’Agricoltura Calabrese (ARSAC) – Servizio Marketing, divulgatore agricolo specialista in olivicoltura e panel leader e creatore del concorso internazionale EVO-IOOC, inserito tra i primi cinque concorsi internazionali dedicati all’olio extravergine di oliva e il primo in Italia dalla WREVOO (World Ranking Extra Virgin Olive Oil). Nato nel 2016 come D-IOOC in Sicilia, con la sponsorizzazione della catena alberghiera Domina, diverse partnership importanti e con il patrocinio del Governo Italiano – Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, nel 2018 il concorso ha cambiato denominazione e partner diventando EVO-IOOC. La terza edizione si svolgerà a Paestum dal 14 al 19 maggio, con premiazione finale.
Come mai avete scelto Paestum come nuova sede del concorso?
Dopo l’esperienza palermitana, si è deciso di cambiare nome e location del concorso, ma lasciando – anzi rafforzando – il management del contest. La scelta doveva per forza cadere in un paese del “sud” dell’Italia, per legare ancor di più l’EVO IOOC alla terra, alle tradizioni, all’olivicoltura ed al modus vivendi delle terre del sud. Terre fino al 2016 (anno di esordio del concorso) dimenticate dal circuito mondiale dei contest oleari di oliva e dei grandi eventi sull’olio extravergine. Dopo un brevissimo censimento di luoghi e persone, siamo arrivati a Paestum, che riassumeva in se tutto quanto era per noi essenziale: storia, cultura, eleganza, tradizioni, olivicoltura! Dopo la terra le persone: abbiamo scoperto tra i responsabili politici locali – sindaco e vicesindaco di Paestum su tutti – persone sinceramente innamorate del territorio.
Quali sono le principali caratteristiche del concorso e perchè un produttore dovrebbe scegliere di partecipare?
Un concorso nasce per un solo motivo: venire incontro alle esigenze dei produttori! Infatti EVO IOOC non è solamente un contest internazionale, ma è anche un evento globale che per un anno intero animerà il settore dell’olio italiano. Si parte, è chiaro, dal contest: 20 giudici internazionali di prestigio, location da favola, oli provenienti da tutto il mondo. (Approfondimenti sui vantaggi connessi alla partecipazione all’Oscar internazionale dell’olio extravergine di oliva secondo gli organizzatori sul sito EVO-IOOC)
Che consiglio daresti ai produttori per valorizzare al meglio il proprio olio? E ai conumatori secondo per sceglierlo e utilizzarlo al meglio?
Produttori, alzate la testa da campi e date uno sguardo al mercato! Le guide specializzate, i concorsi internazionali, i giornalisti enogastronomici devono essere alleati e “strumenti” del vostro successo! Consumatori, leggete le etichette degli oli acquistati, cercate il bollino distintivo di qualità rilasciato dai premi oleari o la recensione in guida o sui giornali. Vorrà dire che qualcuno per voi ha fatto il lavoro “sporco”, selezionando le eccellenze olearie del mercato!
Buon olio extravergine di oliva a tutti! |